Ok, completata la formazione su voce e lettura espressiva, siamo padroni della respirazione diaframmatica e cinture nere di dizione, abbiamo fatto rete e ci siamo proposti agli studi di registrazione e finalmente ci arriva la prima chiamata: si va al leggio.
Tutto molto bello ma, se non abbiamo partita IVA, come gestiamo il pagamento?
Lavorare con la voce è un obiettivo per molte persone ma non tutte sono disposte ad aprire una posizione autonoma per diventare narratori di audiolibri.
Come fare allora, a collaborare con gli studi che lavorano principalmente con liberi professionisti?
La prestazione occasionale è una soluzione che comporta parecchia burocrazia da parte del committente tra le quali la gestione degli adempimenti contributivi con INPS relativamente al fondo pensione lavoratori dello spettacolo e che non tutti gli studi accettano direttamente, quindi in che modo possiamo leggere audiolibri senza partita IVA?
Affidandoci a cooperative specializzate nel settore della musica e dello spettacolo.
Abbiamo fatto una chiacchierata con le regazze e i ragazzi della Cooperativa Esibirsi, una delle più grandi cooperative del settore, parlando nello specifico dei narratori di audiolibri.
Facciamola facile: uno studio/una produzione ti chiama per registrare un audiolibro, tu non hai ancora aperto partita IVA (o non vuoi aprirla) e non sai come gestire il pagamento.
Ti affidi ad una cooperativa specializzata che, con un minimo canone annuo e, nel caso di alcune strutture, un minimo sostegno ricavato dagli incassi diretti – quindi solo se e quando lavori- ti regolarizza, ti tutela e ti lascia libera/o di esplorare una nuova professione, prima di decidere se e come renderla autonoma.
In parole povere, a livello fiscale e previdenziale, è la cooperativa a intercedere per te; tu ti premuri di comunicare quando e quanto lavorerai, e loro si occupano della regolarizzazione, del calcolo e versamento dei contributi, dell’emissione di fattura elettronica e gestione dei pagamenti.
Cooperative dello spettacolo, audiolibri e vantaggi
Siamo soliti associare questo tipo di soluzione a chi fa musica dal vivo ma, in realtà, ci sono diverse ragioni per cui è importante evitare come la peste il lavoro non regolamentato, se non hai una posizione autonoma.
- sei a norma di legge sia a livello fiscale che previdenziale
- hai un’assicurazione che copre danni e/o infortuni
- puoi emettere fattura elettronica e quindi collaborare anche con aziende, enti, eccetera
- sgravi gli studi da obblighi burocratici
- per qualsiasi problema o controversia, hai alle spalle un sistema che tutela e supporta
- la gestione fiscale è agevolata da database, app e archivi della cooperativa
Le professioni della voce che possono riferirsi alle cooperative sono tante e variegate: speaker, doppiatori, voice-artist, vocalist, cantanti, attori e sì, narratori di audiolibri.
Lanciarsi in questo mondo senza sapere a cosa andiamo incontro potrebbe creare confusione nel nostro ruolo professionale e nella gestione contributiva, perciò è sempre meglio richiedere una consulenza al commercialista, al consulente del lavoro o a cooperative specializzate, per essere certi di spianare il terreno per la propria crescita professionale.
Il narratore di audiolibri senza partita IVA
Ad oggi non avere una posizione può essere un ostacolo professionale: studi e produzioni non lavorano con chi non è regolarizzato, e non c’è nemmeno bisogno di ricordare che lavorare in nero è illegale.
Sia che tu scelga di aprire una partita iva per narratori di audiolibri, sia che tu scelga di affidarti ad una cooperativa come Esibirsi, è importante sviluppare il mindset del professionista poiché, soprattutto in ambito artistico, è necessario decostruire i luoghi comuni che perpetuano la narrazione del lavoretto o del lavoro di serie B.
Quattro chiacchiere con Esibirsi
Vista la gentilezza e la disponibilità del team di Esibirsi, prendiamo un caffè con loro e conosciamoci meglio!
Come, quando e perché nasce la Cooperativa Esibirsi?
La Cooperativa Esibirsi nasce nel 2002 come struttura che permette agli artisti dello spettacolo di svolgere la propria attività in regola, con un costo di gestione minimo e senza la necessità di aprire una partita IVA.
Fin da subito, abbiamo studiato un sistema per contenere i costi di gestione, centralizzando tutto il lavoro in un unico ufficio (situato a Morsano al Tagliamento, in provincia di Pordenone, Friuli Venezia Giulia) e sviluppando un gestionale che automatizzasse e ottimizzasse al massimo i servizi, rendendoli accessibili via web dal portale www.esibirsi.it e da app su smartphone.
Questo ha consentito di abbattere le spese che altrimenti sarebbero ricadute sui soci e, al contempo, di gestire con semplicità una rete di iscritti su tutto il territorio nazionale.
Inizialmente, il nostro target era costituito principalmente da artisti emergenti. Nel corso degli anni, abbiamo ampliato e migliorato la gamma dei servizi, il che ci ha permesso di attrarre un pubblico molto più eterogeneo. Oggi i nostri soci spaziano dall’appassionato che si esibisce una volta l’anno nella pizzeria sotto casa all’artista impegnato in tour internazionali.
A distanza di 23 anni, siamo diventati la Cooperativa di artisti più rappresentativa d’Italia, con oltre 10.700 soci provenienti da tutto il Paese.
Quali settori dello spettacolo abbraccia?
Ci rivolgiamo a tutti i professionisti dello spettacolo, tra cui cantanti, musicisti, DJ, attori, speaker, animatori, presentatori e doppiatori.
Quali sono i vantaggi di lavorare con voi anziché aprire una partita IVA?
Il primo vantaggio è il risparmio economico: con soli 70,00 euro all’anno (anno effettivo) senza nessuna trattenuta sul fatturato del socio salvo tasse e contributi di legge. Con questa cifra irrisoria l’artista ha a disposizione uno studio contabile, un consulente del lavoro, uno studio legale, un’assicurazione RCT e la gestione di tutta la parte burocratico-amministrativa da parte del nostro ufficio.
Il nostro staff è sempre a disposizione per assistenza via mail o telefonica su qualunque dubbio il socio possa riscontrare nella propria attività. Inoltre teniamo sempre aggiornati i soci su novità normative di settore e conseguenti interpretazioni.
Inoltre, se un artista raggiunge un certo livello di reddito annuo derivante dall’attività di spettacolo, può essere conveniente mantenere una doppia posizione: affidare alla cooperativa la gestione delle prestazioni artistiche e, contemporaneamente, utilizzare la partita IVA per gestire altri aspetti professionali, come logistica, diritti d’immagine, sponsorizzazioni e tutte le attività non direttamente legate alla performance.
Quali sono le difficoltà di un lavoratore dello spettacolo che approccia la professione senza prima informarsi su come farlo?
Chi vuole intraprendere questa professione deve essere consapevole che la parte artistica, seppur fondamentale, non è sufficiente. È essenziale conoscere anche come presentare il proprio progetto artistico, come proporsi, come redigere un preventivo, come gestire i propri diritti d’autore e connessi, e, soprattutto, come svolgere la propria attività in regola dal punto di vista contrattuale, fiscale, contributivo e assicurativo.
Queste conoscenze sono cruciali non solo per tutelare i propri diritti personali, ma anche per contribuire alla crescita dell’intero settore, da sempre caratterizzato da un’ampia area sommersa. Ciò che è sommerso è invisibile sia al pubblico sia alle istituzioni.
I primi a dover credere che il lavoro dello spettacolo ha pari dignità rispetto a qualsiasi altra professione sono proprio gli stessi lavoratori del settore.
Come Cooperativa Esibirsi, da anni ci impegniamo in un’attività costante di informazione e formazione, rivolta anche a chi non è socio, su questi temi e sulla professionalizzazione degli artisti.
Se vuoi conoscere meglio le offerte ed i servizi della Cooperativa Esibirsi, li trovi sul loro sito:
https://esibirsi.it