A seguir le orche si finisce nei libri

Scritto il 27/04/2025
da la_musifavolista

Una tazzina di fatti miei, con molto zucchero e un filo di cannella.

Mio nonno amava le storie. Nei miei ricordi di bambina ci sono i suoi sogni di voler fare il giornalista, il profumo della Libia, i racconti delle sue guide nel deserto, la sua Olivetti da viaggio (fedelmente custodita a casa mia) e la sua Laica, oggi in pensione e non più funzionante. Da bambina gli dicevo che avrei voluto fare la biologa marina o la documentarista, per navigare per l’Oceano Artico, seguire le orche e gli squali dei mari freddi e scriverne storie. E lui mi comprava National Geographic, mi nutriva con storie, mi incitava a leggere (“perché leggere è come viaggiare, e viaggiare fa crescere”), mi registrava ogni documentario, mi spronava a coltivare quel sogno, a costruire quel futuro.

Quando mi sono ammalata e ho creduto di non averlo, quel fantastico futuro, ho optato per tutt’altro abbandonando ogni idea di studio e adagiandomi nella depressione che mi ha accompagnata fino ai 27 anni. Ho smesso di studiare, di leggere, di cercare le storie, di credere in qualsiasi cosa.
Tutte cose che sai già, se mi segui da un po’.

Poi sono arrivati l’intervento agli occhi, la remissione della malattia, il canto, la psicoterapia e, ta-daaaan, a soli 33 anni mi sono accorta che ero sopravvissuta ad un sacco di cose, inclusa me stessa 🎊
Così, mentre io cercavo pezzi di me qua e là per capire che tipo di persona ero diventata e quale, invece, avrei voluto essere, nel 2018 nonno ha deciso di salpare per mari più vasti, salutandomi dolcemente e lasciandomi con tuti quei pezzi sparpagliati sul tavolo e tanto bisogno del suo aiuto per riordinarli.
Tempesta interiore, rollio impazzito della nave e naufragio per qualche mese; poi il mare si calma, torno a respirare e arrivano le prime scintille di magia. Piccoli segni, dettagli, come lucciole nel bosco, eppure pian piano tutto mi porta verso le storie.

Di nuovo, ma in forma diversa, nell’evoluzione professionale che già tante volte mi ha sentita raccontare.

Sono certa che il lavoro che faccio sarebbe piaciuto al nonno, lo avrebbe amato quanto me; sono sicura che avrebbe voluto un tablet per ascoltare gli audiolibri e avrebbe fatto carte false per venire a trovarmi a Genova ad ogni occasione, se non addirittura seguirmi fin qui. Si sarebbe innamorato come me dello studio, della mia famiglia di voce, della tenacia di questa città e dei suoi colori.
Mi avrebbe spronata ad andare oltre le difficoltà del settore, a focalizzarmi sul bello e la meraviglia, lasciando andare le delusioni e le arrabbiature; mi avrebbe invitata a credere nel valore aggiunto che la mia sensibilità porta nel mio lavoro e che fa di me la professionista che sono.

Io, che credo nelle fiabe [che per me sono matrice di ogni storia “reale”], vedo in ogni persona speciale che conosco in studio e in ogni opportunità lavorativa, apparentemente piovuta dal cielo, il sorriso incoraggiante del nonno che mi dice “vai, guida nel deserto, viaggia per mare, insegui le orche e ricordati che il tempo è solo un’idea dietro la quale ci nascondiamo quando smettiamo di credere”.

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Se ti stai chiedendo perché ho condiviso questo pezzo di me anziché parlare di voce, è perché ho registrato con un’autrice meravigliosa che mi ha ricordato quanto potere c’è nei nostri desideri e nelle nostre narrazioni, così mi sono chiesta se anche tu avessi bisogno di un sorriso 🩷


Cosa leggere ad alta voce

Questo mese ti consiglio di provare a leggere ad alta voce 3 titoli totalmente distanti l’uno dall’altro ma ugualmente sfidanti per diversi motivi, che ri riassumo in pochissime parole.

Vittoria, di Barbara Fiorio | Ironia e Ritmo

Lettere a un giovane poeta, di R.M. Rilke | Elegenza e Fluidità

Non ti muovere, di Margaret Mazzantini | Spessore e Compostezza

Quando li leggi, sarò curiosa di conoscere le difficoltà che avrai incontrato nel farlo.
Se partecipi ad academy, sappi che nel prossimo lab lavoreremo proprio con uno di questi testi ;)


Gli appuntamenti di maggio

In academy mi trovi online con i laboratori:

  • lunedì 5 alle 21:00 | Laboratorio di lettura

  • venerdì 9 alle 17:00 | Laboratorio di audiolibri

  • lunedì 19 alle 19:00 | Laboratorio di lettura

  • lunedì 26 alle 19:00 | Circle Reading®

Giovedì 15 e venerdì 16 maggio sono al Salone del Libro di Torino; sarò divisa tra panel, collaboratori, presentazioni e appuntamenti ma, se ci sei, sentiamoci e incrociamoci per un caffè ☕️


Mi occupo di editoria audio

Produco audiolibri per case editrici.
Sono narratrice, vocal coach tutor per narratory, regista e tecnico di post-produzione di audiolibri, consulente di produzione per l’editoria audio. Ho ideato e conduco i Circle Reading® Laboratori di Voce e Lettura Creativa, e sono specializzata nella lettura per ragazzə.

Sono endorser per Flare Audio e uso i loro Calmer® per convivere con l’alta sensibilità uditiva -probabilmente misofonia- e questo link è con affiliazione perciò, se fai acquisti da qui, mi offri un caffè ☕️

Mi ascolti nel podcast Narratrice Nomade, legato a questa newsletter; ascolti le mia Letture Viandanti ogni giorno su Radio MLV.

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  • metterei cannella ovunque

  • dieci anni fa, da oggi, vivevo in provincia di Bergamo

  • adoro l’uovo nella polenta

  • questa lista cambia ogni volta

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