Partita IVA per narratori di audiolibri: facciamola facile

Scritto il 27/10/2024
da la_musifavolista

Narratrice Nomade #67 | Parliamo della posizione fiscale di chi lavora con la voce e legge audiolibri ☕️

L’episodio collegato a questo articolo è in revisione (febbraio 2025) e tornerà con aggiornamenti.

Parliamo di posizione fiscale…in tutto relax ;)

Microfono, diritti d’autore, costi, parco voci…abbiamo parlato di un sacco di cose fin qui, ma non di una questione essenziale: come si inquadra fiscalmente il narratore di audiolibri?

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Sembra quasi che la posizione fiscale del lavoro artistico sia uno dei segreti rinchiusi nella scatola di Pandora, perciò non se ne parla mai o, se se ne parla, è tutto sempre un po’ vago e fumoso… In fondo è comprensibile: non è che si possono dare consigli a riguardo se non si è del settore, e poi siamo in Italia, patria dei “lavoretti” quindi il problema fiscale è spesso l’ultimo che ci poniamo.

Però a me le cose piacciono quando sono fatte per bene quindi, con Mettiamoci la Voce, abbiamo raccolto le domande più gettonate, vi abbiamo unito tutte quelle che normalmente non si fanno per timore di infrangere tabù e sogni, e ne abbiamo fatto una bella chiacchierata con le ragazze di Fiscozen, che sono state gentilissime e ci hanno fornito un mucchio di risposte, dalle più semplici alle più complesse.

Per quanto riguarda i contenuti e le informazioni che abbiamo raccolto, le troverai così suddivise: di alcune cose ti parlo io in questo episodio/articolo di Narratrice Nomade, di altre ne scriviamo nella newsletter e nel blog di Mettiamoci la Voce e quelle un po’ più specifiche, che quindi interessano a chi effettivamente si sta già orientando verso la professione del narratore, sono nella nostra academy.

Partiamo proprio dal concetto di lavoro.

Sia che si tratti di una professione regolare, sia che si tratti di una produzione occasionale, il lavoro va tutelato, altrimenti…non è lavoro, o meglio, è una forma di lavoro illegale. Per dovere di cronaca, per quanto non ci sarebbe bisogno di sottolinearlo, ti aggiungo che la quasi totalità delle produzioni non lavora con chi non ha una posizione fiscale o non è disponibile a normare il proprio lavoro, quindi non avere una posizione fiscale è già un minus quando ti proponi come voce narrante.

Il narratore di audiolibri, quindi, ha due opzioni: lavorare con prestazione occasionale, oppure aprire partita iva.

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Per la prestazione occasionale ti consiglio di prenotare una consulenza con un commercialista di fiducia e farti spiegare per filo e per segno cosa devi fare per farlo, perché ha una gestione tutta sua, soprattutto dopo le modifiche del 2022/2023, quindi ha molto più senso che tu possa porre tutte le domande specifiche di persona (come devo compilarla, di che dati ho bisogno, dopo quanto tempo posso emetterne un’altra alla stessa persona, e via dicendo…)

Tornando alla partita IVA: se vuoi lavorare con la voce, quindi anche nel mondo dell’audiolibro, devi essere inquadrato come professionista. Attore, doppiatore, narratore di audiolibri, sono figure professionali diverse ma tutte tenute ad avere una posizione fiscale quindi.

Questa posizione fiscale, quindi la partita IVA, può essere aperta nel regime detto “forfettario” oppure in quello “ordinario”.

La forma più utile per chi comincia è quella forfettaria, che ha una forma più snella, con tassazione agevolata e una soglia di entrate -quindi di guadagni- adeguata alle necessità di una persona che stia entrando nel mondo del lavoro autonomo. Quando il lavoro diventa più corposo, più redditizio, o semplicemente più strutturato, allora si passa al regime “ordinario”, e a quel punto si fan due parole col commercialista e si valutano tutte le opzioni di crescita. 

E posso dire con assoluta certezza di aver già toccato il tasto dolente: la fifa del commercialista. È una paura condivisa da molti, soprattutto perché chi non è familiare con il commercialese, ha davvero tanti dubbi e, a volte, persino il timore di fare domande.

Per intenderci: quando ho parlato per la prima volta alla mia commercialista, ho esordito con “fai conto di parlare con un bambino di 8 anni per spiegarmi le cose”, quindi capisco benissimo la sensazione 🙂

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Sfatiamo un altro falso mito: se sei dipendente puoi avere partita IVA.

Bisogna giusto verificare la compatibilità dei settori, controllare una paio di clausole nel tuo contratto e discutere con il commercialista di soglie e limiti, ma non è vero che il dipendente non può avere una posizione autonoma per i gran fattacci suoi. Siccome prevenire è meglio che curare, se hai domande a riguardo, non chiedere a me se puoi aprire partita iva se sei part-time, full-time, no-time: clicca sul link e prenota la consulenza con loro perché io non ho queste risposte specifiche.

Un diamante è per sempre, un partita IVA no.

Se vuoi provare l’avventura della libera professione, sappi che non firmi nessun patto col diavolo: magari dopo un paio di anni capisci che non fa per te e vuoi chiuderla?
La chiusura di una posizione fiscale va formalizzata esattamente come l’apertura, quindi basta chiedere e il commercialista…fa ;)

Per quanto riguarda il “quando aprire la partita IVA”, in realtà non ci sono obblighi su quando farlo (io ad esempio l’ho aperta nel mese di marzo) ma, se parli con loro ti daranno ottimi spunti di riflessione sulla possibilità di prepararti ora e aprire ufficialmente con l’anno nuovo, per evitarti di pagare le tasse dell’anno corrente per due mesi attività (che poi, a meno che non vendi alberi di Natale, forse novembre e dicembre non sono proprio i mesi più facili per molte libere professioni).

Io consigli su questo non posso dartene ma faccio la fatina buona del caso e ti suggerisco di segnare sul calendario la data perché è (e sarà sempre) importante celebrare quel giorno, fidati! In fondo, se arrivi ad aprire una partita IVA significa che hai preso così tanto sul serio il tuo futuro professionale che hai deciso di metterti in gioco e, a prescindere da come andrà, questo è un gesto di coraggio da celebrare sempre!

Che poi, ci tengo a precisarlo, oggi stiamo parlando di partita IVA, ma ti ricordi vero che abbiamo anche parlato di contratti per il narratore di audiolibri e che per quelli puoi sempre fare riferimento ai ragazzi di Legal for Digital?

E ti ricordi anche che, se non sai quanto farti pagare, puoi richiedere un supporto ad una/un business mentor, tipo Anna Maria Giuliani e altri professionisti come lei, che ti aiuterà a definire prezzi e servizi per la tua professione?

Con loro però nessuna affiliazione, giuro, solo bellissime esperienze personali ;)

Tieni anche conto del fatto che le informazioni in campo fiscale sono in continuo aggiornamento e io non sono una commercialista, quindi non prendere per oro colato solo ciò che hai sentito in questo episodio -sto scrivendo e registrando a fine 2024- ma informati bene con la tua/il tuo commercialista di fiducia, online oppure offline, e valutate insieme come procedere!

What else?

Dobbiamo ancora parlare di fatture elettroniche, di quanto si paga di tasse, di codici ATECO - quindi i codici alfanumerici che identificano la specifica professione, anche perché potresti averne diversi contemporaneamente- e poi di coloro-che-non-possono-essere-nominati: INSP e EX-ENPALS, per fare un po’ di chiarezza su come si gestiscono per la professione al leggio.

Per parlare di questi argomenti troverai un articolo sul blog e sulla newsletter di Mettiamoci la Voce nonché dei contenuti esclusivi che verranno distribuiti solo in academy perché riguardano effettivamente chi ha già obiettivi ben chiari ed è già incanalato in un percorso di definizione professionale.

A tal proposito, ti ricordo che abbiamo attivato per l’ultima volta la promo di 3 mesi di academy a 69€ perché, con il 2025, ci saranno dei cambiamenti negli abbonamenti mensili ;)

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Mi occupo di editoria audio

Produco e post-produco audiolibri per case editrici, e alleno narratory nell’Academy di Mettiamoci la Voce®.
Sono consulente di produzione per l’editoria audio, regista e tecnico di post-produzione di audiolibri, formatrice di propedeutica vocale e narratrice indipendente. Ho ideato e conduco i Circle Reading® Laboratori di Voce e Lettura Creativa, e sono specializzata nella lettura per ragazzə.

Convivo con una malattia autoimmune (la malattia di Crohn) che accentua la mia sensibilità sensoriale, soprattutto quella uditiva. Gestisco la misofonia con gli auricolari Calmer® di Flare Audio, per cui sono endorser e di cui ti lascio un link con affilizione: in pratica se acquisti passando dal pulsante, mi offri un caffè virtuale.

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Cosa devi sapere di me

  • adoro il sapore della zucca

  • ho un debole per la narrativa creepy per ragazzə

  • ho un registratore vocale che uso come diario dal 2008

  • questa lista cambia ogni volta

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