Senti chi Legge...Romance e le sfide dell'audiolibro rosa

Scritto il 19/10/2025
da la_musifavolista

Torna il recruiting di Mondadori Studios, in un'edizione speciale tutta in rosa 🩷

Ricordo anni nei quali ci si vergognava di dire di leggere romance…

Un po’ perché il genere a volte non brilla per complessità di trama, un po’ perché in qualche titolo spuntavano timidi accenni di erotismo, e sia mai si parli di peni e vagine ad alta voce! [erotismo e pornografia nella narrativa e nell’audiolibro li esploriamo in un’altra puntata, promesso].

Che poi chiariamoci: l’elemento romantico c’è in praticamente tutte le storie che leggiamo, ma nel romance è l’elemento cardine, il fulcro di tutta la storia.
Di conseguenza, il genere piace inevitabilmente a chi ama le storie d’amore pure e fini a sé stesse e c’è una spaccature nel pubblico: nella maggior parte dei casi o si ama o si odia cordialmente.

Personalmente non vado matta per i romanzi rosa, ma è innegabile che il romance sia uno dei generi più venduti di questi anni (o forse di sempre) e anche nell’audiolibro il segmento è in crescita.

E quali sono le sfide del romance al leggio?
Più di quante credi.

E ne parliamo oggi perché proprio in questi giorni si è aperto Senti chi Legge Romance, il recruiting di Mondadori Studios.

Prima di chiacchierare dei punti critici del romance al leggio, ti invito ad andare sul sito di sentichilegge e dare un’occhiata alla nuova edizione.
Quest’anno, infatti, è aperta a chi non ha mai registrato un audiolibro in modo professionale.
Io e i miei colleghi di Mettiamoci la Voce saremo nella giuria che selezionerà chi accederà alle semifinali e io non vedo l’ora di ascoltare un sacco di voci con potenziale 🩷

Nota: non siamo parte dell’organizzazione e non abbiamo risposte a domande tecniche, perciò per qualsiasi dubbio scrivi a info@sentichilegge.it

Se non hai mai registrato un audiolibro c’è un solo grande consiglio: divertiti.
Alla preparazione vocale, allo studio di dizione e ortoepia ci pensi man mano, ma in questa fase ciò che conta è la passione, la predisposizione e la voglia di mettersi in gioco.

Tornando al leggio, sia che ami il genere, sia che lo odi cordialmente, ci sono alcuni punti a cui prestare particolare attenzione.

Interpretazione.

Colorare e caratterizzare le voci dei vari personaggi è un elemento sonoro che aiuta in qualsiasi genere; un’attenzione particolare, però, va data alla qualità dell’interpretazione.

Serve trovare un punto personale di equilibrio perché, se da un lato una lettura didascalica anche nei dialoghi non coinvolge particolarmente, dall’altro un’eccessiva interpretazione (quella che alle orecchie poi suona come recitazione posticcia) rischia di dare due effetti collaterali indesiderati.
Il primo è rischiare di rendere meno efficace l’audiolibro, se non addirittura una macchietta…

…il secondo quello di non saper gestire al meglio le scene hot o spicy…insomma quelle dove si ciupa.
Perché, ecco, se interpretiamo tanto, nei momenti in cui il sesso diventa esplicito, può essere complicato mantenere la lettura elegante (e non esageratamente spinta), o anche solo non andare in resistenza, perché non tutte le persone sono a proprio agio a leggere scene esplicite o gemere al microfono.

Quindi, così come per gli urli, e per le emozioni forti, cerchiamo un nostro punto di equilibrio per gestire tutto quello che possiamo trovare in un genere che è sempre più contaminato con altri e che spesso e volentieri sdogana il sesso nello svolgersi della trama.

Disaccordo.

Ah.
Se nell’horror anni ‘90 eravamo tutty d’accordo sul fatto che non si dovesse salire la scala per scappare dal serial killer, nel romance i commenti possono essere i più svariati.

Dal non essere d’accordo con le scelte, le attitudini o le frasi dei protagonisty, passando per tutta quella serie di contrasti valoriali o morali nei quali possiamo incappare.

In poche parole: quando leggi ad alta voce che “Samantha si colpevolizza perché Anthony l’ha cornificata con la segretaria Tiffany ed è normale perché lui è un uomo e gli uomini sono tutti fatti così e hanno bisogno di sfogare i propri istinti” (e giuro che le leggi certe cose) potrebbe essere difficile non giudicare lo svolgersi della storia.
O magari non sei d’accordo con Abigale che decide di mettersi con Orlando anziché con Calogero, oppure trovi delle becerate tossiche o misogine che ti fanno schizzare gli occhi dalle orbite…

Quale che sia il disaccordo che ci coglie, ecco quella roba lì non deve uscire in voce.
Perché sì, potrebbe farlo.

Quando ciò che leggiamo ci annoia, quando non stiamo capendo ciò che leggiamo, quando non siamo d’accordo con ciò che leggiamo…tutta quella gamma di emozioni (tristezza, disgusto, rabbia, frustrazione) si sentono in voce.

Per non incappare in questo possiamo sicuramente preparare il testo prima, in modo da sapere già quando fare pause di meditazione per non prendere a testate il leggio, e tenere sempre a mente il nostro ruolo di tramite, non di protagonista.

Ripetitività.

Non è difficile che molti romance si somiglino l’un l’altro.
Vuoi per lo schema narrativo, vuoi per il carattere dei personaggi, vuoi per le ambientazioni o per una ricercata semplicità prosodica, capita di leggere storie che sembrano quasi ripetersi.

Il rischio, quindi, è quello di impegnarsi un po’ di meno al leggio, dando per scontata la semplicità della trama o della prosa.
Come senti e sentirai nelle varie interviste a colleghe e colleghi del leggio, c’è un fattore comune che salva da questo rischio: la professionalità.

Essere professionali al leggio è il pre-requisito vitale per ogni voce narrante e, tra gli elementi della professionalità, c’è anche quello di non dare per scontato nulla e approcciare ogni lettura come se fosse una nuova avventura nella quale calarsi completamente.

…e di bello non diciamo niente?

Ma certo che sì.
C’è un elemento incredibile nel romance di cui si parla fin troppo poco.

Chiunque può rivedere almeno un pezzetto della propria vita sentimentale in qualsiasi romance.
L’amore non corrisposto, l’innamoramento folle, la gelosia, l’amore platonico, gli ormoni fuori controllo, l’illusione, la ricerca del lieto fine…anche nel più morigerato e maturo dei sentimenti, c’è -o c’è stato- qualche elemento romance.

Perché dai, non ce lo dimentichiamo, il romance esaspera il romanticismo, e il romanticismo è parte vive dell’amore.
E anche se le nostre vite sono cambiate, e siamo diventate persone più posate e consapevoli, anche se la nostra idea di amore ha gli occhi bene aperti -grazie al cielo- e vorremmo portare principi e principesse in terapia…ecco non scordiamo che un tempo, o forse ancora adesso, ci sono sfumature dell’amore che ci hanno lasciato un po’ di glitter tra i capelli o sui vestiti…

Scegli con cura

Tra i testi dei provini hai l’imbarazzo della scelta.

Leggi le trame e scegli per simpatia: quale ti ispira di più?
Quale ti incuriosisce e diverte di più?
Quale ti fa dire “oh cavolo, questa storia vorrei leggerla io!”

Solo dopo ascolta i provini per farti un’idea delle corrette pronunce ma, super consiglio non richiesto, evita di “imitare” la lettura che sentirai: la tua sensibilità è unica e irripetibile, ed è ciò che si cerca nei recruiting, un talento, una predisposizione che vengono da dentro 😉


A proposito di romance

Ti lascio alcune voci che conosco o con le quali ho lavorato, che hanno sviluppato un proprio punto di equilibrio nell’interpretazione, di cui ti parlo poche righe più su.

Chiara Leoncini nella saga romantasy della Garber, che riesce a rendere tutto il testo un immenso sogno con confetti e nuvolette.
La sua prosa è meravigliosa, me-ra-vi-glio-sa.

Ascolta su Audible 🎧

Lucia Caponetto, che ho diretto su un titolo non esattamente romance ma che parla molto di amore, in diverse forme.
La sua lettura è molto coinvolta, non caratterizza eccessivamente ma restituisce le atmosfere anche nella narrazione.

Ascolta su Audible | Storytel

Federica Simonelli, che in “Le età di Lulu” riesce a destreggiarsi in scene di carattere erotico, senza mai eccedere nel troppo e senza erotizzare l’intera lettura.

Ascolta su Audibile 🎧

Elisa Proietti, che ho avuto il piacere di dirigere nella nostra ultima produzione “Le vere amiche ci sono sempre”, di prossima uscita.
Le sue caratterizzazioni e le interpretazioni sono impeccabili, equilibrate e mai fuori posto, le scene di sesso perfettamente allineate al resto della lettura.

Ascolta su Storytel (dal 6 novembre)🎧


Sono Valentina, sul web “La Musifavolista”

Mi occupo di editoria audio e produco audiolibri per case editrici.
Sono narratrice, vocal coach tutor per narratory, regista e tecnico di post-produzione di audiolibri, consulente di produzione per l’editoria audio. Ho ideato e conduco i Circle Reading® Laboratori di Voce e Lettura Creativa, e sono specializzata nella lettura per ragazzə.

Sono endorser per Flare Audio e uso i loro Calmer® per convivere con l’alta sensibilità uditiva -probabilmente misofonia- e questo link è con affiliazione perciò, se fai acquisti da qui, mi offri un caffè ☕️

Ho un canale Youtube +5.8k in cui legg(ev)o ad alta voce, mi ascolti nel podcast Narratrice Nomade, legato a questa newsletter; ascolti le mia Letture Viandanti ogni giorno su Radio MLV.

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