Gli audiolibri di marzo

Scritto il 31/03/2025
da la_musifavolista

Recensioni sinestetiche di audiolibri, voce e ascolto #19

Non vedevo l’ora di sedermi a scrivere queste recensioni perché ho ascoltato poco, ma ho molto da dire su ciò che ho avuto in cuffia.

Al di là della solita premessa sul fatto che qui:

  • non faccio spoiler

  • impressioni e valutazioni sono limitate alla sola lettura, mai al timbro vocale o al professionista in sé

  • sono allergica alle verità assolute, parlo dalla mia prospettiva professionale di produttrice e formatrice per l’audiolibro

  • ciascuna sensibilità artistica sul testo merita rispetto

Ecco, al di là di tutto questo, oggi abbiamo modo di tornare sul patto di incredulità di cui abbiamo parlato qui:

e ampliare il discorso sulla coerenza stilistica legata al modo in cui la storia ci avvolge e ci avvicina anziché stravolgerci e allontanarci.

Pronto il caffè? E allora partiamo!
P.S. se l’articolo si fa troppo lungo, lo trovi intero sulla piattaforma di Substack)


Mickey 7

Di Edward Ashton, letto da Stefano Crescentini (e altre voci che non trovo citate)

Lo dico subito: mi è piaciuta un sacco la storia e Stefano legge davvero molto bene.
Ritmo, melodia nella voce, qualità interpretativa nei dialoghi…una piccola chicca! A mio avviso anche molto azzeccata la scelta della sua voce su un testo di questo tipo ( lo sarebbe stata anche se non fosse il doppiatore di Pattinson, protagonista della serie).

Dizione top, danza sul testo impeccabile; come molti doppiatori riesce a colorare in maniera efficace con poco, senza mai rendere l’interpretazione “troppo” o “fuori dai binari” e il testo scorre via facilmente nelle orecchie.

La sua voce ha quel retrogusto delle cose cotte a legna, come la crosta della pizza lievemente bruciacchiata, calda e rincuorante sotto i denti; arriva con i colori caldi dei fiori estivi, come l’ibisco rosso che usiamo per il karkadè. Al tatto è soda come l’impasto fatto in casa, quando lo giri per la terza lievitazione.

No, non ho visto la serie ma la recupererò.

💙 A-do-ro: l’ironia portante nella narrazione
Molto interpretata anche la voce narrante, ha però quel suono e quella verve che servono al testo per ritmarlo e farlo gustare alle orecchie come un sacchetto di pop corn di quelli buoni.

Tuttavia ho alcune perplessità, che per me sono diventate criticità sul testo.

Nei primissimi minuti di ascolto, oltre il protagonista, sentiamo altri due personaggi parlare: Berto e Nasha, le cui voci sono rese da altri due attori (sono i doppiatori della serie?).

Sentiamo per la prima volta sia Berto che Nasha mentre parlano con il protagonista da una sorta di interfono/collegamento in differita, con tanto di sonorizzazione della chiamata ma, quando entrambi riappaiono, più avanti nel testo, le loro voci sono gestite da Stefano
Non solo: quelle di Berto e Nasha sono le uniche due voci che, all’inizio, sono gestite da terzi attori, perché tutti gli altri personaggi sono sempre gestiti dal narratore.

Per qualcuno potrà sembrare un mero dettaglio, per me è stato un strappo fuori dalla storia perché mi sono ritrovata a pormi tutta una serie di domande che mi hanno portata totalmente via dall’ascolto:

ricordo male il nome? Forse non era Berto?
sta succedendo qualcosa di diverso e non lo capisco?
che fine ha fatto la sonorizzazione?
ma perché adesso la voce la fa lui?

E tutta una serie di quesiti che mi hanno portata totalmente via dalla storia; non ultimo, ogni volta che sentivo parlare Berto o Nasha, dentro avevo una vocina delusa che mi ripeteva (ecco, che brutto, erano diverse solo all’inizio).

Siamo tutti consapevoli del fatto che Audible è una piattaforma di audio-entertainment, non solo di audiolibri, e io apprezzo incredibilmente lo sforzo commerciale che stanno facendo per rinforzare il settore commerciale dell’audiolibro. Parliamoci chiaro: senza Audible+Storytel+Kobo, l’editoria audio in Italia non ci sarebbe e né noi né gli altri studi come il nostro, potrebbero pagare mutuo e bollette.
Torniamo a Audible che, in veste di produttore, sta sfornando produzioni su produzioni orientate all’intrattenimento: mi sarei quindi aspettata una versione “cinematografica” dell’audiolibro, con spazialità, effetti sonori e voci diverse, non una specie di via di mezzo che cerca di fare l’occhiolino a chi ha apprezzato film ma che, in realtà, finisce per sembrare un tizio strambo col tic all’occhio.

Gli inserti sonori sono solo all’inizio e sono due -le voci degli attori e il bip del sistema di comunicazione- ma bastano per farmi credere che tutto il libro sarà così, e io mi aspetto l’intero audiolibro così. Ok creare un gancio per l’ascoltatore, ma una soluzione di questo tipo rischia di essere un boomerang che torna indietro con l’abbandono dell’ascolto perché delude le aspettative di chi, come me, si aspetta un prodotto più stile Marvel (sempre Audible).

Non si rimane delusi per la lettura di Crescentini (che è, appunto, molto bella e fila via come l’olio) ma resta l’amaro in bocca di una promessa non mantenuta, come quando ti portano la pizza con i funghi e ci sono solo 3 pezzetti di fungo su tutta al superficie della mozzarella.

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In sostanza: avrei preferito un audiolibro tradizionale da subito, e lo avrei amato lo stesso

Mickey7 è un Sacrificabile: un dipendente ‘usa e getta’ di una spedizione umana inviata a colonizzare il mondo ghiacciato di Niflheim. Ogni volta che una missione diventa troppo pericolosa, l’equipaggio si rivolge a Mickey. Dopo la morte di una sua iterazione, un nuovo corpo viene rigenerato con la maggior parte dei ricordi intatti. Durante una missione esplorativa, Mickey7 viene dato per morto.

Grazie all’aiuto inaspettato della vita aliena del posto, riesce a tornare alla base, solo per scoprire che il suo clone, Mickey8, è già stato creato. L’idea di avere dei Sacrificabili duplicati è universalmente disapprovata e, se saranno catturati, verranno probabilmente gettati nel riciclatore di proteine: ecco quindi che dovrà tenere nascosto il suo doppio al resto della colonia. Nel frattempo, la vita su Niflheim è in continuo peggioramento: l’atmosfera è inadatta agli esseri umani, il cibo scarseggia e le specie autoctone sono sempre più curiose nei confronti dei loro nuovi vicini, curiosità che spinge il comandante Marshall a temerli. In ultima analisi, la sopravvivenza di entrambe le forme di vita è nelle mani di Mickey7. Sempre che riesca a non morire per sempre.

🎧 Audible


La falena cremisi

Di Kristen Ciccarelli, letto da Barbara Villa.

Barbara è stata per me una scoperta pazzesca: al primissimo ascolto non mi ha colpita, anzi mi sembrava una lettura ordinaria, efficace ma ordinaria.

Eppure, dopo i primi venti minuti, mi sono trovata rapita dalla sua melodia sul testo!
Respiri, pause, tempi, dizione, leggere coloriture vocali -a tratti persino poco percepibili- e una sensibilità sul testo che mi hanno fatta appassionare alla storia, vivendone persino gli ambienti.

💙 A-do-ro 1: la velocità di lettura
Non è mai lenta (di quelle che ti viene effettivamente l’impulso di andare a 1.5x) né veloce; a mio gusto un’andatura pressoché perfetta sul testo.

💙 A-do-ro 2: la coloritura dei personaggi
Barbara è una di quelle pochissime voci che riescono a differenziare i personaggi parlanti con sfumature pressoché impercettibili e praticamente senza ricorrere mai alla caratterizzazione.

La sua voce è una fetta biscottata con burro e marmellata di fragole; profuma di talco e fiori di cotone e, al tatto, sembra di sfogliare le pagine lise di un libro che hai amato e sfogli per pura affezione.

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C'è stato un tempo in cui le streghe come Rune erano ai vertici della società, rispettate e temute da tutti. Ora, dopo una rivoluzione sanguinosa che ha condotto al bando della magia e all'emarginazione delle streghe, queste ultime vengono braccate dalle guardie della Nuova Repubblica per essere arrestate e infine giustiziate. A Rune perciò non resta che nascondere la sua vera natura. Ma, se durante il giorno trascorre il suo tempo come una qualunque giovane nobildonna tutta lustrini e mondanità, di notte assume le sembianze della Falena Cremisi per aiutare le sorelle streghe a scappare e salvarsi così da una sorte orrenda. Il suo piano prosegue senza ostacoli fino a che non incrocia sulla sua strada Gideon Sharpe, il servitore più devoto nonché il cacciatore di streghe più spietato della Nuova Repubblica. Sospettando un legame tra la ragazza e la Falena, l'irreprensibile Gideon inizia a frequentarla assiduamente per scoprire la verità e catturare la misteriosa alleata delle streghe. Rune, dal canto suo, per continuare nella sua opera di salvataggio, ha bisogno di informazioni che solo il ragazzo possiede, perciò per estorcergliele decide di corteggiarlo ben sapendo che dovrà prestare molta attenzione. Avvicinarsi troppo al suo affascinante nemico, come una falena alla fiamma, potrebbe essere rischioso. Per il suo segreto. Per la sua vita. E per il suo cuore.

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Santa Maria - anche la morte va in burnout

Di Francesco Muzzopappa, letto da Renata Bertolas

Se hai avuto una giornata stressante e hai bisogno di un testo rinfrescante…ascolta questo testo: de-li-zio-so.

Renata legge benissimo, con una vena ironica croccantina e una sfumatura interpretativa mai, mai, mai eccessiva e perfetta sul testo.
Tecnicamente impeccabile: dizione, tempi, respiri, ottimo esempio di voce narrante.

Non caratterizza molto le voci dei personaggi, ma gestisce gli scambi principalmente con intenzioni e ritmi, che staccano dalla voce narrante con poche, efficaci inflessioni.

💙 A-do-ro: l’energia nella voce
Presente, rotonda, piena e proiettata molto bene, pur senza risultare mai “sopra” il testo.

Maria dimostra circa sessant’anni, è innamorata e vuole andare in pensione: capita a molte. Ma il caso di Maria è un po’ particolare perché lei, come lavoro, fa la Morte. Sono miliardi di anni che programma trapassi – di qualsiasi cosa: esseri umani, piante, animali, intere specie – e che sia andata in burnout non è una gran sorpresa. Per l’INPS, però, è uno shock e l’unica risposta che riescono a inventarsi è che per sbrigare la sua pratica occorrerà un po’ di tempo. Un periodo che Maria decide di impiegare interagendo con il mondo e soprattutto con l’oggetto del suo desiderio, Antonio Panini, dove Panini non è il cognome ma l’insegna del furgoncino di street food di cui l’uomo è il felice e un po’ unto proprietario. Solo che l’amicizia, l’amore e figurarsi il sesso non sono semplici da gestire, se per migliaia di anni ti sei fatta i fatti tuoi. Maria scopre così che dagli alti e bassi delle relazioni umane non c’è salvezza, nemmeno in un apparentemente innocuo – e in realtà assai infido – gruppo di preghiera. E siccome tra i pregi di carattere della Morte non c’è la tolleranza, quando le cose si complicano – in amicizia, in amore, nelle relazioni con l’INPS – il suo modo di prendere in mano la situazione potrà non piacere a tutti.

In questo libro si ride tantissimo, si versa qualche lacrima, si riflette sulle cattiverie del mondo, ci si prende qualche soddisfazione. E si empatizza pagina dopo pagina con una protagonista assai singolare, eppure così umana e autentica da farci immedesimare nelle sue avventure, mentre assieme a lei ci indigniamo e ci sorprendiamo delle assurdità di quella che chiamiamo vita.

🎧 il Narratore | Audible | Storytel | Kobo


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Mi occupo di editoria audio

Produco audiolibri per case editrici.
Sono consulente di produzione per l’editoria audio, regista e tecnico di post-produzione di audiolibri, formatrice di propedeutica vocale, narratrice e tutor per narratory. Ho ideato e conduco i Circle Reading® Laboratori di Voce e Lettura Creativa, e sono specializzata nella lettura per ragazzə.

Sono endorser per Flare Audio e uso i loro Calmer® per convivere con la misofonia,
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