Dentro l'audiolibro - The Remnant Chronicles

Scritto il 08/12/2024
da la_musifavolista

Dietro le quinte di un audiolibro, sfide, difficoltà, opportunità e retroscena di produzione.

Ascolta l’episodio correlato a questa newsletter:


Mi è sempre piaciuta l’immagine dell’ingranaggio, che ben rappresenta i preziosi ruoli individuali nel corretto funzionamento di un movimento collettivo.

Nei processi editoriali, è solo grazie al preciso incastro del lavoro di molte persone, con le relative competenze, a dare vita a un libro per come arriva nelle nostre mani: scrittura, traduzione, editing, correzione di bozza, impaginazione, grafica, back office, promozione, comunicazione…tutto questo contribuisce a regalarci le storie di cui ci riempiamo il cuore.

Anche nell’editoria audio questo processo è invariato.

Nel flusso operativo che segue (o affianca) il cartaceo affinché arrivi nelle nostre cuffie, ci sono incastri aggiuntivi: selezione dei testi, provinatura delle voci, registrazione, editing e post-produzione, controllo qualità e, infine, la pubblicazione -diretta o indiretta- del titolo sulle piattaforme prescelte.

Nella produzione di un libro di carta o digitale ogni fase e ogni ruolo hanno bisogno di di un incastro perfetto con quello successivo perché la macchina si muova; nella mia visione e nell’etica professionale che abbiamo in Mettiamoci la Voce accade lo stesso nell’audiolibro. Dalla preparazione del testo alla regia, fino all’editing stilistico nella post, lavoro prendendomi la stessa responsabilità di un traduttore o di un editor; questo sia che io dia voce ad un testo, sia che lavori nel dietro le quinte.

Come sempre ricordo che ciascun professionista o studio lavora a modo suo, noi siamo uno studio verticale dedicato solo ed esclusivamente alla narrazione audio, perciò abbiamo una una metodologia unica. Da quanto mi risulta siamo l’unica realtà in Italia che si occupa dell’intera filiera -dalla formazione su voce e lettura alla produzione- quindi per noi è normale che il lavoro sia impostato in maniera sartoriale per l’editoria audio, ma ciascuno produce come gli pare.

Fatte le debite premesse veniamo alla ciccia.

Dopo qualche anno di lavoro di produzione dietro le quinte e di narrazioni per circuiti privati e indie, sono andata al leggio per una casa editrice molto più che nota, dando voce ad un titolo di Mondadori: The Remnant Chronicles - Il bacio dell’inganno.

Ascolta su Audible

Fantasy, young adult, con lingua inventata a seguito: non puoi capire la gioia per me, che ho questo amore viscerale per la narrativa fantastica e per ragazzi 🩷

Ma, ma, ma.
Non ti voglio parlare di quanto sia felice di questa lettura bensì delle peculiarità del testo per la resa in voce, perché credo sia interessante discutere delle sfide che ciascun audiolibro porta al narratore.
Se ti occupi di una qualsiasi fase di produzione di libri/audiolibri, sarò particolarmente curiosa di sapere cosa ne pensi di quel che dirò in episodio e scriverò qui.

Parto sempre dal presupposto che, nel mio concetto di produzione, il leggio si approccia con la debita preparazione del testo, lascio la prima lettura solo alle Letture Viandanti, perché il solo modo per rispettare le peculiarità di un testo è conoscerlo prima di dargli voce.
Senza una preparazione, in questo titolo nello specifico, avrei rischiato di perdere due elementi importanti: il punto di vista dei personaggi e la lingua propria delle regioni che attraversano i personaggi.

Sarò no spoiler, promesso, così non guasto sorprese a chi legge o ascolta 😉

Il gioco dei personaggi

Prima difficoltà: l’autrice gioca con l’ambiguità di due personaggi di cui non rivela la natura né il nome fino due terzi del libro. Chi è buono? Chi è cattivo? Ma soprattutto, chi è chi?

Mi sono trovata a maneggiare vocalmente questi due misteriosi protagonisti che non possiamo inquadrare finché l’autrice non decide che siamo abbastanza coinvolti emotivamente per affrontare il -tremendo- reveal.

Esattamente come Alan Rickman [il professor Severus Piton] ha voluto sapere da subito come finiva Harry Potter per poter dare la giusta intenzione al personaggio, in casi come questi noi voci abbiamo la responsabilità di dover giocare e far giocare l’ascoltatore.

Se caratterizziamo un minimo i personaggi (come nel mio caso e, in generale nelle avventure e nella narrativa per ragazzi) preparare prima il testo ci aiuta a gestire giochi narrativi di questo tipo, nei quali non è scontato che l’identità e le intenzioni di un personaggio siano quelle che immaginiamo.

Il punto di vista vocale della prima persona

I capitoli sono tutti scritti in prima persona ma da personaggi diversi (tra cui i due misteriosi) quindi è subentrata subito una sfida relativamente comune a tutti i titoli scritti in prima persona: quanto si interpreta il narrato, rispetto alle battute effettive del personaggio?

Tanto? Poco?
Dipende dallo stile della voce: ci sono diversi modi di distinguere la narrazione dalle battute; io ho scelto di “pulire” un po’ il narrato lasciando più colore alle battute.

Ma la vera sfida aggiuntiva è stata quella del cambio personaggi!
La voce delle prima persona narrante dovrà combaciare con la caratterizzazione del personaggio o restare sempre neutra?

Anche qui, dipende.
Io ho scelto di mantenere una leggerissima sfumatura di colore, collegata alla caratterizzazione vocale del personaggio che narra, affinché funga da testatina vocale per l’ascoltatore.

La lingua inventata

E qui grande giubilo.

Le prime parole in vendano che compaiono nel testo mi hanno fatta saltare di gioia!
Se ti ricordi, in un altro episodio di Narratrice Nomade, ti ho parlato del fenomenale utilizzo di app come Duolingo o Babbel per assimilare suoni diversi dai nostri, che sono di grande supporto nei casi di lingue inventate (ma vabbè, parli con una che quando uscì Avatar si iscrisse ai forum per imparare il Navii e che ha studiato un po’ di Alto Valiriano quando presa da GoT1).

In questo caso la lingua inventata non ha richiesto particolari suoni nuovi, perché facilmente collegabile a suoni di alcune lingue europee, quindi ben noti alle nostre orecchie. Ma di nuovo: senza una debita preparazione sarebbe stato estremamente difficile dare coerenza alle (tante) battute in vendano qua e là nel testo.

Per chi è facile alla curiosità e all’ammmore per le lingue inventate nei vari mondi fantasy, sul sito dell’autrice, Mary Pearson, c’è un prontuario di vendano, ovviamente senza pronuncia fonetica di supporto…che dici le mando le mie? 😂

Riassumendo

Se mi conosci da un po’ sai che per me la lettura ad alta voce è un impegno professionale, artistico ed etico che affronto sentendomi come se fossi parte della Biblioteca di Amarganta [vedi La Storia Infinita].
Questo lavoro richiede una buona dose di sensibilità individuale, che sarà necessariamente diversa da quella altrui, perciò ti faccio due domande ben distinte.

Se sei una voce narrante.
Come avresti gestito, o come gestisci, questo tipo di sfide nella narrazione?

Se sei un orecchio che ascolta.
Come ti è suonata la lettura di questo titolo?

A breve torno con un episodio dedicato alle recensioni, ma nel frattempo ti chiedo di lasciarne una su Audible se ascolti Il bacio dell’inganno.

Il primo capitolo

Mondadori mi ha autorizzato a leggere il primo capitolo di libro su Youtube, quindi eccolo qui.
Buon ascolto 🎧


Circle Reading® a Che Stella Festival

Aspetta aspetta aspetta che c’è una roba fighissima il 14 dicembre.

Con Mettiamoci la Voce siamo al Che Stella Festival di Music for Peace, a Genova.

Alle 15:00 facciamo un Circle Reading® in presenza, e io sono emozionatissima perché oltre all’ambiente didattico, sogno di portare i laboratori nel sociale da quando li ho presentati al CircleLand Festival del 2023.

Alle 18:00 Sandro conduce una tavola rotonda sull’impatto social del podcast, con ospiti Samuele Sciarrillo, Elena Bizzotto, Manuela Capelli e Sabrina Luotto di ASIM nonché la mitica Silvia Bardesono, con la quale stiamo lavorando ad un bellissimo progetto a tema violenza sulle donne.

Il Che Stella Festival dura dal 6 al 23 dicembre ed è PIENO ZEPPO di roba figa, con un super bonus correlato: il biglietto di ingresso è in beni di prima necessità che vengono destinati ai tanti progetti del MfP.

Qui trovi il programma di tutto il festival ;)


Vuoi lavorare con me?

Lavoriamo bene insieme se ci scegliamo consapevolmente.

Mi occupo di editoria audio

Produco audiolibri per case editrici.
Sono consulente di produzione per l’editoria audio, regista e tecnico di post-produzione di audiolibri, formatrice di propedeutica vocale, narratrice e tutor per narratory.
Ho ideato e conduco i Circle Reading® Laboratori di Voce e Lettura Creativa, e sono specializzata nella lettura per ragazzə.

Cosa devi sapere di me

  • adoro la narrativa fantastica e quella per ragazzi

  • credo che la gentilezza sia un impegno consapevole

  • da ragazzina volevo fare la fumettista

  • questa lista cambia ogni volta

    Vuoi ricevermi in casella via gufo?

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ti ho sentito: hai pensato “…e l’elfico?”. No quello non l’ho studiato solo perché era molto complesso e avrei avuto bisogno di un’insegnante, da sola probabilmente non ci sarei riuscita e non ci ho più riprovato. Ma mai dire mai…