Dopo aver collezionato una serie di domande, più o meno ricorrenti, ho deciso di aprire uno spazio interno a Narratrice Nomade dedicato alle risposte.
Mini-puntate con l’obiettivo di dare le mie risposte, per arricchire il panorama delle conoscenze sull’audiolibro, per creare scambio e dialogo attorno a questo meraviglioso mondo 🩷
Qui la versione audio:
Partiamo quindi dalla domanda Regina, incoronata diversi mesi fa come la più ricorrente in assoluto: “serve la dizione per leggere audiolibri?”.
La risposta è sì, la dizione è un requisito fondamentale ma molte persone non sanno cosa sia la dizione, e ne parlano con leggerezza o ignoranza.
La corretta pronuncia delle parole, quindi la base di regole che determinano se la e e la o siano aperte o chiuse, le s e le z sonore o sorde e via dicendo, è l’ortoepia, che fa parte della dizione ma che non è tutta la dizione.
L’ortoepia va, a tutti gli effetti, memorizzata poiché composta da diverse regole e un sacco di eccezioni, nonché tende un po’ a cambiare nel tempo.
La dizione è quell’insieme di regole -di pronuncia, appunto- e codici stilistici che determinano il ben parlare. Parliamo quindi di dizione quando parliamo di chiarezza nell’enunciato, articolazione, gestione della voce, degli attacchi, dei respiri; parliamo di ritmo, pause, silenzi, dinamica, quindi volumi, e melodia, quindi musicalità della voce che legge.
La dizione è quell’arte di suonare la voce sul testo in maniera coerente ed efficace; quell’aspetto delle professioni della voce che le rende magiche, magnetiche, affabulatrici.
Aggiungo che per l’audiolibro, nel complesso della dizione, io aggiungerei una leggera componente di uso della voce al microfono, che -come per i cantanti- rende immediato il comprendere di avere di fronte una persona altamente competente (o abituata) da una persona in formazione (o alle prime armi con le riprese in studio).
Per chi vuole imparare la dizione consiglio dei corsi completi, online o in presenza. affiancati da una buona manualistica, mooolto esercizio e l’uso intelligente delle principali risorse online: il DOP della Rai e il Dizionatore, di quel santo di Andrea Tagliabue (tralaltro persona squisita con cui ho avuto modo di chiacchierare qualche anno fa).
In Mettiamoci la Voce Academy abbiamo un corso online dedicato alle basi dell’ortoepia, e praticamente quasi tutti gli altri corsi dedicati alla narrazione (che credo siano 26 al momento) sono tutti organizzati per affrontare la musicalità della voce che narra.
In ultimo un consiglio dal 🩷: per assimilare al meglio la dizione, ti suggerisco di prendere diversi manuali per avere a disposizione diversi metodi. Essendo interamente giocata sulla memoria, passare da differenti approcci, significa avere molte più possibilità di trovare metodologie o proposte didattiche in linea con il tuo sistema di apprendimento e ti sarà più facile fissarle a mente.
E, ovviamente, un ripasso ogni tanto non fa male 😉
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Lavoriamo bene insieme se ci scegliamo consapevolmente.
Mi occupo di editoria audio
Produco audiolibri per case editrici.
Sono consulente di produzione per l’editoria audio, regista e tecnico di post-produzione di audiolibri, formatrice di propedeutica vocale, narratrice e tutor per narratory. Ho ideato e conduco i Circle Reading® Laboratori di Voce e Lettura Creativa, e sono specializzata nella lettura per ragazzə.
Sono endorser per Flare Audio e uso i loro Calmer® per convivere con l’alta sensibilità uditiva -probabilmente misofonia- e questo link è con affiliazione perciò, se fai acquisti da qui, mi offri un caffè ;)
Mi ascolti la domenica (ma non tutte!) nel podcats Narratrice Nomade, legato a questa newlsetter.
Per rispondermi in maniera più diretta c’è il mio canale/gruppo su Telegram.
Cosa devi sapere di me
vado matta per il cavolfiore stufato al curry
ho ricominciato a leggere a 27 anni, dopo un intervento chirurgico agli occhi
ho un’alta sensibilità uditiva
questa lista cambia ogni volta