Una voce piccola
Maria Grazia Tirasso
Negli ultimi tempi mi è capitato di conoscere bimbi sotto l’anno di vita. Vedere le loro espressioni, come scoprono il mondo toccando osservando, reagendo agli stimoli, è una scuola di vita non da poco. Si starebbe ore ad osservarli. Ma l’ascolto della voce di un neonato è davvero qualcosa di commovente. Il pianto e i diversi suoni che emette - chissà a che livello intenzionali?!- sono l’espressione di un bisogno: fame, sonno, bisogno di contatto… Generazioni di mamme si sono adoperate per interpretare questi segnali nel modo corretto. Ma sono anche l’espressione di sé. La voce di un bimbo piccolo esplicita ad un certo punto un processo di relazione, anche prima del linguaggio. E ciò che mi emoziona non è nella decodifica che noi adulti ne facciamo, ma nell’emissione stessa del suono. Non sono certo un’esperta e non voglio dare spiegazioni, quanto pormi e porre domande che scaturiscono dall’osservazione.
Quando e soprattutto come un bambino impara che la sua voce ha un effetto sull’ambiente e sulle persone?
Come apprende che usare la voce è utile?
Come si fa consapevole del fatto che quella voce gli appartiene?
E la meraviglia dello sviluppo del linguaggio? Dall’ascolto alla produzione della parola…
La voce diventa pian piano uno strumento non solo funzionale, ma anche identitario. E la mia voce ad un certo punto, fa parte di me, ha senso emetterla, se c’è qualcuno che mi ascolta. Se c’è una relazione.
Quanta curiosità, quanta energia, quanta fiducia esprime una voce piccola! Una voce che proietta fuori di sé richieste e condivisioni di emozioni spesso con una tale forza... Ecco, questo mi piacerebbe vedere in noi adulti: la stessa curiosità, energia, fiducia, spogliata dal giudizio e da manierismi, la stessa forza nell’uso della nostra voce. Una forza che non è prevaricazione di volumi e toni, ma espressione potente di sé, una voce adulta e piccola assieme capace di affermare “Eccomi, sono io, sono qui, ascoltami, parlami”
Ultime uscite
È uscito qualche giorno fa “Il trono del prigioniero”, il volume conclusivo di The Stolen Heir di Holly Black, letto dalla nostra Valentina.
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